Come riconoscere gli schemi mentali che ci imprigionano?

Sono proprio le nostre convinzioni, i nostri pregiudizi, i nostri principi che a volte non ci permettono di uscire dalla nostra zona di comfort o d’incamminarci verso nuove vie.

Nan-in, un maestro Zen giapponese dell’era Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. “È ricolma. Non ce n’entra più!”. E Nan-in rispose “Come questa tazza, tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”. (Senzaki, 101 Zen Stories).

Prenditi tempo per riflettere su questo racconto:

  • Quali sono i principi e le convinzioni che ti porti dietro e che oggi ancora ti sono d’aiuto?

  • Quali invece sono d’ostacolo e ti impediscono di reagire con flessibilità alle sfide della vita e ai continui cambiamenti?

Non preoccuparti di sembrare professionale. Trova la tua voce. Ci sono oltre 1,5 miliardi di siti in circolazione, ma la tua storia è ciò che distinguerà il tuo da tutti gli altri. Se rileggi il testo e non senti la tua voce nella testa, è segno che c'è ancora del lavoro da fare.

Sii chiaro, sicuro di te e non pensarci troppo. Il bello della tua storia è che continuerà a evolvere e il tuo sito evolverà con lei. Il tuo obiettivo è fare in modo che sia perfetto per il momento in cui ti trovi.

Poi ci penserà da solo.

Lo fa sempre.

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